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al testo di Lino Lista
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Ancora mi ricordo di una donna che mi cercava innamoratamente in riva al mare, al tempo che correvo, correvo e manco più so dove andavo. Non serbo la memoria dei percorsi con cui segnavo la battigia tutta, intrecci e labirinti d’orme vane che ricolmava e cancellava l’onda. Non ho però disciolto nell’oblio l’immagine di lei che mi ritrova, ben la ricordo incedere superba sopra la rena, coi capelli sciolti, fasciata in veste lunga color fuoco che un vento sospingeva contro il corpo lasciando intravedere lunghe gambe, colonne nel tramonto a Capo Sunio. Seppure di quel tempo abbia scordato il numero delle copiose stille, sudori vacui d’un cavallo bianco che scalpita e galoppa senza briglie, rammento gli occhi suoi col taglio a mandorla illanguiditi da recente pianto, onici incastonati tra le ciglia nel volto da Madonna bizantina. Finanche ho perso il conto dei granelli che sollevavo nei veloci passi, chissà quant’altre volte il mar li ha mossi, voltati, rivoltati e spinti altrove, ma nella mente ho fisso il suo sorriso di quando mi fermai per starle accanto, lo vedo ancora schiudersi e mostrare file di perle tra coralli rossi. |
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